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  • Immagine del redattoreOpera Omnia Online

Gli esseri luciferici e arimanici tirano i due capi della fune!


Queste entità le chiamiamo nella nostra cerchia entità luciferiche. Il loro ambito sarebbe soprattutto il sogno e quanto ad esso collegato. Ma loro non si accontentano di ciò; s’insinuano in ciò che si è sviluppato tramite la loro azione, vale a dire il pensare umano legato al mondo minerale. E, nella misura in cui consentiamo l’accesso al nostro pensare a ciò che invece dovrebbe governare il nostro sogno, la nostra fantasia, diveniamo preda dell’entità luciferica, subiamo nel nostro pensiero l’influenza di quegli esseri che avrebbero dovuto intervenire nell’antico pensiero immaginativo dell’uomo solo ai tempi dei nostri antenati, e che invece hanno mantenuto il loro potere ed ora, anziché limitarsi soltanto ai nostri sogni, al nostro fantasticare, alla nostra creatività artistica, cercano costantemente di influenzare i nostri pensieri, asservendoli a impulsi simili a quelli che esistevano ai primordi dell’umanità. Molto di quanto fluisce ancora nel nostro pensiero giunge da loro, ha provenienza luciferica.


Dobbiamo pertanto domandarci seriamente da quali forze, nel contesto dell’evoluzione umana, provengano allora tali influssi nel nostro pensare. Ebbene, in primo luogo essi giungono dalla zona dove noi esseri umani ancora a buon diritto sogniamo e soprattutto dormiamo; provengono dalla zona del sentire, della sensazione e da quella delle emozioni. Noi, infatti, sperimentiamo i nostri sentimenti così come sperimentiamo i sogni, mentre sperimentiamo il nostro volere come siamo abituati a sperimentare il sonno. Siamo effettivamente ancora immersi in quel mondo che, consentendo il sorgere del nostro pensare, è il mondo luciferico. Pertanto non progrediamo nella nostra evoluzione umana se non ci sforziamo anche di sviluppare pensieri che siano sempre più indipendenti dai meri sentimenti, dalle semplici emozioni, da ciò che, in un certo senso, sorge intimamente dall’esperienza interiormente sognante della vita di veglia.


Dobbiamo liberarci dalle sensazioni soggettive, perché se non lo facciamo, allora si fa strada nel nostro modo di pensare proprio l’elemento luciferico.


A tal riguardo è necessario richiamare ancora una volta l’attenzione sul fatto che la verità nella conoscenza del sovrasensibile può essere conseguita solo se nell’ordinario mondo dei sensi ci educhiamo a farci - per quanto possibile - delle rappresentazioni solo dei dati di fatto immediati. L’uomo può contrastare le influenze luciferiche che penetrano nel suo pensare solamente in questo modo, vale a dire educando se stesso all’osservazione dei fatti.


L’uomo può, in ogni caso, prendere coscienza di doversi educare al mondo dei fatti, in modo da non basarsi più solo sulle proprie emozioni soggettive. Non deve tuttavia diventare schiavo di quel pensiero che altro non è che un’attività umana interiore la quale, a sua volta, è prodotta dal corpo minerale. Qui ci troviamo di fronte ad una verità decisamente sgradevole per molti uomini. L’uomo deve dunque innalzare nei regni del sovrasensibile ciò che sperimenta con il suo corpo minerale.


L’uomo sulla Terra, grazie alla propria libertà, può fare in modo di essere esclusivamente un prodotto della materia. Gli animali non possono; non sono giunti a sviluppare il pensiero attraverso l’inclusione dell’elemento minerale. L’animale non è libero di avvallare la visione materialista. L’uomo è libero di farlo; gli basta solo prendere le mosse dal punto di vista materialista. Grazie alla libertà l’uomo può persino realizzare il materialismo nel regno umano, vale a dire fare in modo che l’uomo terrestre s’immerga del tutto nella materia.


Quello che in questa forma agisce sugli uomini proviene dalle entità arimaniche. Esse vogliono che tutto ciò che è evoluzione terrestre rimanga a quel livello cui l’uomo è pervenuto solo grazie all’evoluzione terrestre, vale a dire la struttura minerale. Vogliono rendere gli uomini perfetti, ma solo a livello di struttura minerale, mentre gli esseri luciferici vogliono mantenere l’uomo - nonostante egli abbia già ricevuto nel suo essere la struttura minerale - al livello precedente, prima che egli la ricevesse. Questo è il tiro alla fune tra gli esseri luciferici e arimanici. Gli esseri luciferici vogliono che l’uomo si evolva in modo che, alla fine, egli elimini il suo corpo minerale e attraversi un’evoluzione in cui l’elemento terrestre non si realizzi, così che la Terra rappresenti solo un’esperienza episodica. Gli esseri luciferici intendono cancellare, poco a poco, l’elemento terrestre da tutta l’evoluzione dell’umanità. Gli esseri arimanici hanno l’intenzione di afferrare realmente questo essere terrestre, minerale dell’uomo, strappandolo dall’evoluzione successiva e isolandolo. In questo modo, gli esseri luciferici e quelli arimanici tirano i due capi della fune.

L’uomo doveva essere separato dal cosmo, per ritrovare in sé la forza che gli permettesse di giungere alla libertà umana individuale. Affinchè da questa libertà umana potesse un giorno scaturire l’elemento morale.

Rudolf Steiner

O.O. 197 - Contraddizioni nell'Evoluzione dell'Umanità


 

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