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Sottrarsi all'influenza delle correnti che incontriamo negli altri esseri umani

Gli esseri umani che incontriamo hanno sempre una influenza su di noi. Si stabiliscono tra sé e gli altri delle correnti spaziali reciproche alle quali siamo sottomessi. Perdiamo la nostra libertà quando queste correnti prendono il sopravvento in noi. In quanto esoteristi dobbiamo essere capaci di sottrarci ad esse. L’esempio di molti esseri umani ce lo mostra. Il discepolo in esoterismo deve liberarsi dalle influenze esteriori, non fuggendo il mondo, ma dando l’autonomia al suo vero io superiore, l’io spirituale, all’uomo vero in lui. Perché non abbiamo in verità in noi solamente quattro corpi costitutivi, ma cinque; eccoli, il corpo fisico, il corpo eterico, il corpo astrale e l’io, che è solo il rivestimento (o il velo) del quinto corpo: il vero io nascosto dietro, l’uomo vero.


Davanti ad una decisione, immagina nella tua anima il segno seguente:


Sul tuo braccio sinistro vedi scritto “ordina!” Poi fai risuonare in te tutto ciò che la tua intelligenza ti dirà riguardo l’azione da intraprendere. Tutto deve essere esaminato nelle sue conseguenze, vale a dire che un pensiero deve essere spinto fino alle sue ultime conseguenze, e lo scopo dell’azione che ne consegue deve apparire in tutta chiarezza. Poi immagina che sia scritto sul secondo braccio: “proibisci!” Si tratta allora di prendere in considerazione tutte le argomentazioni che vengono a proibire l’azione.


La riflessione deve svolgersi indipendentemente da tutti i desideri, da ogni antipatia e simpatia. Lo sguardo discende allora verso la linea verticale, libero da ogni ingiunzione. Immagina che con il tuo vero io, vale a dire con te stesso, tu stia là. Pazienta e getta il tuo sguardo tanto sulla linea “ordina”, quanto sulla linea “proibisci!”. Comparirà allora la decisione, essa sarà l’opera del tuo vero io.

Procederai nello stesso modo per stabilire il tuo giudizio. Su una linea sarà scritto “giusto” e sull’altra “falso”. Il tuo io superiore si trova sulla linea vuota, resta immutabile davanti alle perturbazioni provenienti dagli uomini o dalle entità spirituali che attraversano lo spazio. Nella totale calma e nel ritrovato isolamento interiore, il tuo vero io, sottratto a ogni influenza dell’io-rivestimento, ti comunicherà il giudizio corretto.


Tali forme e tali linee provengono dallo spirituale. Esse ci sono date dai Maestri della saggezza e dell’armonia dei sentimenti perché essi sanno che agiscono sullo spirito in noi. Risvegliano in noi il vero io e ci elevano dall’incoscienza alla coscienza. L’essere umano è stato creato dagli dei secondo la forma, il numero e la linea. L’occultismo dice: secondo la misura, il numero e il peso. Numero, forma e linea esercitano la loro influenza sull’essere umano. Anche la magia nera lo sa. Essa li utilizza per asservire l’umanità, per fame la schiava delle sue oscure volontà. La magia bianca vuole rendere l’uomo autonomo. Il suo scopo è di risvegliare l’uomo interiore alla conoscenza umana, affinché l’uomo divenga un essere libero, forte e autonomo.


Oggi, il desiderio sale dal corpo astrale, l’interesse sale dall’io e il godimento sale dal corpo eterico. In passato era altrimenti: l’interesse veniva dal corpo astrale, il desiderio veniva dal corpo eterico e il godimento dal corpo fisico. Le immagini salivano nell’essere umano attraverso il corpo astrale. L’uomo così sapeva cosa gli era salutare o nocivo. Egli nutriva interesse per le immagini che salivano dalla sua interiorità. Questo interesse, la coscienza di queste immagini, restava in lui anche quando il corpo fisico cambiava, diventava altro. Questa coscienza astrale - che non era ancora una coscienza di sé - era permanente. Questa cambiava quando l’io, che si trovava ancora all’esterno, nel mondo spirituale, discendeva nell’essere umano per penetrarlo sempre più profondamente. L’io attirò l’interesse verso di sé, esso attirò tutto nell’ambito del sé. Facendolo, si distaccò dal divino. Ne conseguì la comparsa della morte. Tutto ciò che si svolge solo per l’individuo, ciò che non passa per il tutto, che si svolge per qualcosa di separato dal tutto, ciò che è dunque egoismo, tutto questo conduce in ultima istanza alla distruzione dell’individuo, alla morte.

Il rosacrociano conosce l’interesse che sale dall’io, e lo chiama: aestimatio. Bisogna destare l’interesse di nuovo nel corpo astrale: ne otteniamo l’imaginatio. Quanto al desiderio, quando è nuovamente localizzato nel corpo eterico, otteniamo l’incantatio o l’inspirano. Il godimento, trasportato dal corpo eterico verso il corpo fisico, ci procura l’intuitio.

Se riusciamo a superare l’interesse personale che abbiamo per una azione e lo rimpiazziamo con una necessità interiore nata da uno scopo dettato dalla legge del karma ben compresa, se votiamo la nostra azione al mondo esteriore, secondo questa legge e con tutta la pace interiore richiesta, avremo sostituito l’aestimatio con il nostro io superiore. Questi allora diventa il vero agente dell’azione. Se ora siamo anche capaci, per la forza di questo io, di non lasciarci scuotere dalle influenze che ci assalgono dall’esterno, saremo anche in grado di formare dei giudizi corretti sul mondo esterno; ne ricaveremo allora una saggezza. Per poco che noi l’osserviamo nella pace richiesta dall’anima, e sapendo che tutti i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri atti influiscono sul tutto, il mondo esterno manifesterà la sua propria natura interiore al nostro sguardo del l'immaginazione, dell’ispirazione e dell’intuizione. Niente esiste per se stesso, né i miei pensieri, né i miei sentimenti, né i miei atti. In compenso, io voglio consacrare tutto all’umanità, al servizio dell’umanità. Il discepolo che si immerge profondamente in un tale sentimento sviluppa il buddhi, il principio cristico.


Rudolf Steiner

O.O. 266 - Lezioni Esoteriche - Volume I

 

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